Testimonianze:
a cura dei gruppi Auto-Mutuo-Aiuto di Milano, Monza e Rho per l'assistenza alle persone separate o divorziate.


Mi chiamo Maria Luisa e sono entrata a far parte di un gruppo A.M.A. circa tre anni fa, in seguito alla mia separazione. L’abbandono del tutto inaspettato da parte di mio marito aveva distrutto tutto il mio mondo; mi sono ritrovata in uno stato di depressione e di profondo isolamento dal quale temevo di non saper uscire da sola. Ero consapevole di avere bisogno di aiuto ma non sapevo dove rivolgermi per trovarlo. Quando sono venuta a sapere che esisteva un gruppo di auto-mutuo-aiuto a sostegno di persone che vivevano il mio stesso problema, ho deciso di fare un tentativo, augurandomi che potesse aiutarmi a riemergere da tutto quel dolore. So di essere stata molto fortunata, perché lì ho trovato molto di più di quanto sperassi: accoglienza, comprensione, ascolto, condivisione, e con il passare del tempo anche affetto e amicizia. Ho superato il mio dolore e mi sono riaperta al mondo, per questo sento di avere un profondo senso di riconoscenza per le persone che ho conosciuto; il gruppo per me è stato come una zattera a cui aggrapparmi, perciò ora che mi sento più forte ho preso la decisione di rimanerci, nella speranza di poter dare alle persone che approdano nel gruppo oggi almeno un po’ di quello che altri in passato hanno dato a me.

(Maria Luisa, Milano)


Sono Pietro e sono venuto a conoscenza del gruppo A.M.A. a Milano tramite mia sorella, che aveva frequentato un corso di Auto-Mutuo-Aiuto per operatori tenuto dal Dott. Cazzaniga.
Inizialmente riluttante all’idea di dover raccontare delle cose ”mie”, mi sono accorto poi che era quanto avevo bisogno. Dopo il primo incontro sono stato come un fiume in piena nel raccontare il mio vissuto; sono stato accolto e ascoltato da tutti i componenti del gruppo, stabilendo un bellissimo rapporto di comprensione e amicizia. Mi sono confrontato con molte persone e ascoltando le loro esperienze ho raggiunto la consapevolezza che parlarne con altri aiuta il superamento del momento di difficoltà che si sta attraversando.
Ora sono qui a fare questa testimonianza, per dare ad altri l’opportunità di conoscere i gruppi A.M.A. e, citando uno dei volantini dell’Associazione A.M.A. Milano Monza e Brianza Onlus, per integrare nel presente la propria ferita del passato in modo tale da saper affrontare il futuro.

(Pietro, Milano)


La mia esperienza nel gruppo separati / divorziati / genitorialita’ dell’associazione A.M.A

Ho conosciuto i gruppi A.M.A. per caso, incontrando in vacanza una persona che faceva parte dei gruppi del lutto.
Mi ero da poco separata e, anche se stavo gia’ facendo un percorso personale, ero proprio alla ricerca di una situazione che mi desse la possibilità di condividere con altri, che l’avessero provata, la mia esperienza.
Questa esigenza era sentita anche da altre persone dell’A.M.A. ed è così che è nato – nella primavera del 2006 - il primo gruppo con questa tematica.
Da allora, il mio dolore ovviamente è mutato, così come sono cambiata io.
Il destino mi ha offerto un’occasione per conoscermi meglio e il gruppo mi ha dato un’opportunità straordinaria: incontrare le persone e le loro storie mi ha commossa e rincuorata, nonostante il dolore e proprio perché c’è il dolore, questo tipo di dolore, simile a quello di chi ha perduto fisicamente una persona, ma diverso per molte sfumature.
Il gruppo si è rivelato come una specie di “cerchio magico”, dove le emozioni personali, pur restando uniche, risuonano in ciascuno.
La condivisione allarga gli orizzonti, permette di respirare meglio e di sorridere con maggiore speranza.

(Alessandra)


Due lutti, in mezzo la separazione e successivamente il divorzio.
In maniera del tutto inaspettata, la segnalazione dell’esistenza di gruppi di auto-mutuo-aiuto per l’elaborazione del lutto.
Da questa prima esperienza è nato l’impegno, condiviso con Alessandra, di formare un gruppo di separati/divorziati.
Erano passati alcuni anni dalla separazione, ma era ancora forte la sofferenza, presente la rabbia, il desiderio di avere risposta a molti perché, la voglia di stare bene.
Nel gruppo ho condiviso queste difficoltà.
Le parole vere con cui ciascuno di noi parla di sé, dei suoi problemi, della sua sofferenza, della sua esperienza e il legame che si crea nel gruppo sono stati per me l’aiuto e la risorsa di cui avevo bisogno.
Oggi la mia partecipazione al gruppo e l’impegno nell’Associazione A.M.A. è testimonianza e restituzione dell’aiuto ricevuto.

(Giovanna, Milano)